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La storia
Le origini
Trasferimento a Prato
Zona San Paolo
Via Pistoiese
![]() Dal diario inedito di O. M. ai tempi del trasferimento da Avellino a Prato. "Il fatto e' che a scuola mi annoiavo tremendamente, ascoltando le lezioni durante le quali ripetono mille volte le stesse cose, e così quando mio zio Ciriaco, fratello di mia madre, e' venuto ad Avellino e ha parlato a mio padre di Prato, io sono rimasto subito affascinato. Anche se ho soltanto 11 anni e frequento il primo anno delle medie inferiori, pensai, sento che gli studi hanno sbocchi troppo statici per come sono io ... Insomma, ho piantato tutto e sono partito per Prato con mio zio, in una fredda giornata di Febbraio. Uahooo!!! Che avventura ... All'improvviso ho visto gli orizzonti davanti a me aprirsi a 360 gradi. Un mondo tutto da scoprire: finalmente la curiosita' ha trovato ora i suoi spazi. Per me Prato e' stata una città magica, aperta, accogliente. Mi sono trovato subito bene e ho cominciato a lavorare. Ah, che bello!!! Nell'industria tessile di Prato, un posto di lavoro si trova ad ogni angolo. Da Mazzone a Mezzana, attraverso tutta la città per andare in uno dei tanti "stanzoni" a fare i "cannelli" e mi danno 50 lire l'ora. Ogni tanto, approfittando dell'assenza dei più grandi, sbircio a qualche telaio (per me sono dei "bestioni" grossi e rumorosi) e, se il telaio si e' fermato, cerco di farlo ripartire alla chetichella, senza che nessuno se ne accorga e senza fare danni. Quando non lavoro vado in giro con la mia bicicletta da ragazzo, con le ruote un po più piccole, a caccia di alberi di frutta, di more, oppure in qualche bar a cercare di capire il gioco e i discorsi che fanno i "grandi" ... Ora a Prato sono venuti anche mio fratello e mia sorella più grandi di me e, tra un po di tempo, verra' tutto il resto della famiglia. Nel frattempo io, dopo il lavoro, vado anche da qualche tessitore qui' vicino casa, quando ogni tanto hanno bisogno, cosi' senza dire niente a mio zio, metto in tasca qualche liretta ..., e mi allungo con la punta dei piedi a guardare le "spole" dei telai ..." |
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